Dopo la decisione di anticipare a mercoledì 18 dicembre l'attesa sfida di Coppa Italia con la Juventus, il presidente Walter Taccone ai nostri microfoni ha voluto fare il punto della situazione spiegando perché non si potrà fare molto per cambiare questa decisione: "Innanzitutto voglio chiarire che non presenterò alcun ricorso contro lo spostamento della partita, per le norme federali non si può far ricorso per decisioni di questo genere, ho solo chiesto alla Lega la cortesia di venire incontro alle nostre esigenze ma non ho neanche ricevuto risposta. Sono stati molto scortesi perché non ci hanno neanche contattato per informarci della necessità di anticipare la partita per problemi di organizzazione, hanno ignorato eventuali nostri problemi di partecipazione, perché in quel periodo l'Avellino dovrà affrontare quattro partite in pochi giorni, e hanno creato parecchi disagi alla tifoseria di Avellino che si stava organizzando per raggiungere Torino in massa. Erano già pronti molti pullman, alcuni avevano già prenotato volo o treno per il 9 gennaio e forse perderanno il biglietto, senza dimenticare il grande spettacolo di pubblico e la festa che ci sarebbe stata sugli spalti perché le tifoserie sono gemellate. Non sarebbe successo nulla anche se fossimo arrivati in 40mila a Torino ma sarebbe stata solo una grande festa di sport.

Invece tutto questo non sarà possibile, molti tifosi non riusciranno a organizzarsi con così scarso preavviso, e anche la logistica non aiuta perché saremo sotto periodo natalizio con conseguente traffico sulle strade. In ultimo, abbiamo 4 giocatori infortunati più diversi acciaccati che a gennaio sarebbero potuti essere disponibili (tra cui Terracciano, Fabbro, Abero e Dia, ndr) e che invece non ci saranno a Torino. Lungi da noi pensare di poter andare a vincere contro la Juve, ma presentarci in formazione tipo e senza l'affaticamento degli impegni ravvicinati avrebbe quantomeno reso più affascinante la sfida".

Il presidente 'libera' però la Juventus da ogni responsabilità: "Ho letto di gente che si lamenta del 'potere' della Juve, di quel che comanda la squadra bianconera le istituzioni eseguono. Nulla di tutto questo, la Juve si è ritrovata questa scelta come noi, anche loro hanno problemi organizzativi e si troveranno nel pieno di diversi impegni, è stata solo una scelta sbagliata da parte della Lega".

Come si può risolvere?
"Non credo ci sia una soluzione, la Lega ha bisogno di far giocare una partita in quella data e le altre compagini hanno altri impegni più impellenti quindi credo si possa fare ben poco purtroppo".

I tifosi chiedono di mandare in campo la Primavera per protesta.
"Da stamattina il mio telefono è bollente, sto ricevendo chiamate e messaggi di tifosi che mi chiedono di far rispettare il nome dell'Avellino calcio in questa vicenda. Purtroppo io rappresento una società gloriosa e lederei l'immagine dell'Avellino affrontando questa sfida con i ragazzi della Primavera, è mio obbligo onorare questa partita nel miglior modo possibile giocandocela fino alla fine".

Infine presidente, un commento sulla partita di ieri a La Spezia.
"Non è stata una gran partita dal punto di vista dello spettacolo, ma è stata una gara molto combattuta, giocata alla pari da due squadre che volevano vincere ma si sono accontentate del pareggio. Con il passare del tempo l'Avellino si è calato bene nella realtà della serie B e ha imparato a capire quando ci si può accontentare di un punto quando non si può arrivare alla vittoria".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 10 dicembre 2013 alle 15:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print