Vincenzo Riccio, vice allenatore dell'Avellino, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara con il Crotone
Queste le sue parole: "È sempre stato così, rincorrere sempre. E purtroppo rincorrere ti toglie anche più fatica. Noi stiamo rincorrendo dalla sesta giornata e rincorrere purtroppo porta via energie. Siamo partiti anche bene, poi è normale che nel percorso, un qualcosina la puoi perdere. Ma credo che il lavoro fatto è stato egregio. Forse ci manca qualche punto, ma può capitare a tutte".

La gara di domani: "Non bisogna assolutamente pensare alla partita dell'andata, troveremo un Crotone forte, hanno avuto un periodo non facile, ma ora reputo il Crotone una delle squadre più in salute in questo momento. Servirà attenzione. Ci aspettano 12 battaglie da qui alla fine"
Su D'Ausilio: "Lo avete visto, è entrato a Foggia. Si è ripreso dall'infortunio ma non è il D'Ausilio dell'andata. Ha avuto una serie di infortuni, ha bisogno di allenarsi con continuità. Sicuramente è a disposizione ma non in condizione ottimale".

Sul Crotone: "Non mi sento di dire che ha problemi in fase difensiva. I gol li ha presi in quella  fase complicata dove ha anche affrontato noi all'andata. Oggi è una delle squadre più difficili da affrontare. Credo che giocheremo con le due punte. Non aggiungo altro però
Innanzi tutto non c'è bisogno che dia consigli a nessuno. Sono parte integrante di uno staff. Tante cose le sa fare e le deve fare il mister. Per quanto riguarda tutto il discorso squadra. Penso che l'equilibrio bisogna trovarlo un po' tutti insieme. Mi è piaciuto il comunicato della Curva Sud, che ha dimostrato tantissima maturità. Bisogna ripartire da quel testo bellissimo, Unione. In questo momento ho pochissimo da dire. Mancano 12 partite alla fine, 12 battaglie come ho detto. Pensiamo a una partita alla volta. E' il calcio, è questo. Ci sono momenti positivi e momento meno positivi. Credo che il lavoro che stiamo facendo sia buono, bisogna continuare così. Ci saranno campi dove dobbiamo vestirci da soldato e con l'elmetto e campi dove possiamo giocare di fioretto. L'Avellino tolto l'anno di Vullo e Rastelli, ha vinto sempre il campionato ai playoff. C'è da lottare fino alla fine, c'è da sudare. Ma per farlo tutti insieme bisogna essere uniti come hanno detto i tifosi".

Su Frascatore: "Ne avrà ancora per un po'. Abbiamo una rosa che può permetterci di fare tante scelte. Si parla di pochissimo di Todisco, che per me è uno dei migliori arrivati del mercato di gennaio. Lo stesso Cagnano, è un signor giocatore, anche se viene da un infortunio, è stato fermo, ma è un giocatore affidabile".

Il centrocampo: "Abbiamo una vasta scelta, è normale che le decisioni finali uno le fa all'ultimo momento. Ci sono tanti giocatori importanti, seri, forti, che sono a completa disposizione del mister. Sono tutti vogliosi di fare bene. Abbiamo uno spogliatoio spettacolare e non c'è nessun problema come gruppo".

Le scelte della scorsa gara: "Le scelte si fanno in settimana, da quello che si vede. A Foggia ha giocato Armellino, uno che ha 300 presenze tra i professionisti, non è l'ultimo arrivato. Fare scelte non è semplice, è chiaro che parlare dopo è facile ma fare scelte prima è complicato. Prendiamo atto di quello che abbiamo fatto a Foggia, le abbiamo analizzate e guardiamo a domani".

L'atteggiamento: "Ripeto, ci sono partite dove davvero dobbiamo vestirci da soldati. Ci sono campi dove ti aspettano in trincea. E tu devi capire quando è il momento di fare legna e quando no. La squadra sta bene, vi assicuro che rincorrere da mesi non è facile. I ragazzi stanno facendo tutto quello che devono fare"

I numeri positivi: "Se nel mio discorso ho dato l'impressione di avere alibi, mi fermo subito. I ragazzi sanno benissimo cosa fare. Sulla carta si può dire tutto. Ma poi il campo parla. Non sempre una squadra può avere sempre lo stesso andamento. Per fortuna, mi sembra che abbiamo fallito solo due partite, e ci può stare. Il momento quando lo abbiamo fatto? Sì, magari maturare su questo punto di vista, ma anche all'interno di una stessa partita. Noi ci dobbiamo credere, ma le partite sono ancora tante per poter arrivare dove vogliamo".

Sulle emozioni: "Innanzi tutto ringrazio la società ma soprattutto Raffaele Biancolino, che mi ha voluto qui. Partendo dalla primavera. E io questa dimostrazione di fiducia sto cercando di ripagarla. Abbiamo uno staff meraviglioso, che fa in modo di aiutare Raffaele nelle scelte migliori. Mi auguro che il campionato, per noi, finisca ad aprile. Per fare ciò, cerchiamo di fare quello che ha detto la Curva, essere uniti"

Su Patierno e Lescano: "Sono due calciatori che secondo me vanno tenuti lì, al centro dell'attacco. Io da difensore avversario, sapere che difronte ho Patierno e Lescano, non dormirei di notte. Ma rimane il fatto che bisogna dimostrare ampiamente tutto quello che si sono guadagnati sul campo. Bisogna fafre di più, da qui alla fine del campionato".

Sezione: Copertina / Data: Sab 15 febbraio 2025 alle 10:33
Autore: Marco Costanza
vedi letture
Print