In collegamento dal ritiro di San Gregorio Magno, prime parole nella nuova stagione di mister Michele Pazienza che a Prima Tivvù ha parlato di diversi argomenti: “Ci sono tutti i presupposti per lavorare bene qui a San Gregorio Magno, i giocatori non devono prendere la navetta per spostarsi e possono trattenersi anche un attimo di più, abbiamo tutto nello stesso posto e questo è un vantaggio. Ho chiesto di alzare l’attenzione per abituarsi a quello che sarà il lavoro annuale, quando si torna da una sosta di oltre un mese anche riprendere la voglia di tenere alta l’attenzione non è facile per tutti, alzare il tono della voce può aiutare ma non sarà sempre così, a volte c’è bisogno di qualche richiamo ma niente di particolare, nei primi giorni di ritiro va fatto per ripristinare le abitudini di allenamento.

Tipologia di allenamenti? Abbiamo programmato lavori che abbiano una gradualità, una logica, l’intensità verrà inserita in maniera graduale già dal primo giorno. Col passare dei giorni faremo dei lavori a salire affinché la squadra abbia ciò che serve per condurre un campionato di C dove l’intensità la fa da padrona ed è indispensabile, e dobbiamo farci trovare pronti.

Il sistema di gioco sarà il 3-5-2, anche in base agli elementi che abbiamo cercheremo di mettere in campo una squadra dinamica, intensa, che abbia quelle caratteristiche per essere offensiva ma anche equilibrio per portare a casa il risultato”.

Si passa poi a parlare di mercato: “Ci sono dei giocatori che ho chiesto di poter valutare in ritiro, ci sono degli obiettivi di mercato che stiamo inseguendo e se ci fosse l’opportunità di prenderli al prezzo di mercato giusto senza fare follie, perché siamo in una condizione in cui possiamo anche attendere e lavorare tranquillamente perché c’è già una buona base per lavorare e ragionare con calma sul mercato, facendo le cose nella maniera giusta per inserire quegli elementi che mi piacerebbe mettere in squadra.

Benedetti mi prendo qualche giorno per capire come sta, lo vedo molto più estroso, ma solo per il colore dei capelli (scherza, ndr); ma già nel finale di stagione aveva ripreso ritmo, non era in condizione di poter giocare ma ora ha tutto il tempo per presentarsi bene in ritiro.

Ricciardi è un giocatore che l’anno scorso ha dato un buon apporto alla squadra e che probabilmente, anche a causa di movimenti di mercato, ha chiesto di essere ceduto perché non si sente al centro del progetto. Ne abbiamo preso atto, una decisione presa negli ultimi giorni, e abbiamo così deciso di non farlo venire in ritiro perché se il suo desiderio è trovare spazio altrove è giusto che percorra la sua strada. A fine stagione ci siamo rivisti subito con la società e ho presentato la lista dei giocatori che avrei voluto mantenere e ho detto di tenere solo giocatori che avrebbero dato il 100% per l’Avellino; se ci sono delle titubanze partiamo già male e ci sarebbero problemi nel ricucire qualcosa partito già col piede sbagliato. Poi nel calcio tutto può cambiare ma il mio modo di ragionare va in questa direzione”.

Su Pane e Tito: “Sono due giocatori che ho ritenuto non tenere, insieme ad altri, per valutazioni fatte durante l’anno. Servono motivazioni nuove e che la gente che viene a costruire questa nuova stagione impegnativa e più dura della scorsa, porti energie fresche”.

Sui nuovi arrivi: “Si sono presentati bene fisicamente, sono giocatori che ci interessavano, non era facile prenderli soprattutto Iannarilli e Tribuzzi, abbiamo inserito giocatori importanti e di questo va riconosciuto il merito ai direttori e alla società che ha messo a disposizione il budget giusto. Questa stagione ci dovrà vedere protagonisti perché è quello che la gente ci chiede. Tribuzzi ha caratteristiche ben precise, giocatore offensivo da utilizzare sull’esterno ma per caratteristiche e intelligenza tattica può essere impiegato anche come mezzala. Farà il quinto perché volevamo aumentare qualità sugli esterni per far arrivare palloni più puliti della passata stagione in area. Sounas aspettiamo qualche giorno, quando sarà ufficiale potrò esprimermi anche su di lui.

Un palleggiatore o un combattente? Entrambe le caratteristiche, Palmiero può farlo e ha fatto molto bene per questo l’ho tenuto, cerchiamo ora un giocatore con caratteristiche diverse, più muscolare che possa fare da interdizione davanti la difesa”.

Sulla difesa: “Armellino dovrebbe fare il centrale di difesa ma è un jolly che può fare anche il centrocampista, gli va dato un ruolo e gli abbiamo dato quello di difensore, ma all’occorrenza lo utilizzeremo anche in altre zone del campo”.

Sulla corsia di sinistra: “Cerchiamo di avere due giocatori forti in ogni ruolo, poi chiaro possiamo adattare anche giocatori che sanno fare più ruoli, vedi D’Ausilio che può fare il quinto o la mezzala. Costa è un giocatore che è stato attenzionato ma abbiamo la forza e la possibilità di poterci muovere con calma senza andare in maniera feroce sul mercato perché abbiamo una base di partenza importante. Le dinamiche del mercato bisogna saperle valutare in maniera sera o si rischia di fare confusione o errori”.

Sull’attacco: “Cercheremo giocatori con caratteristiche diverse da Gori e Patierno, un giocatore bravo a rifinire il gioco e andare in profondità, cercheremo poi di utilizzare bene Russo che l’anno scorso è stato infortunato a lungo”.

Su Petermann: "Ha lanciato un messaggio social? Io non sono molto social, dovreste chiedere ai giocatori, poi ogni gesto va contestualizzato. Dovrò imparare perché da allenatore devo anche imparare ad adeguarmi".

La lista si riduce a 23+1 under: "Utilizzeremo 21 giocatori di movimenti più due portieri, quindi dei tre uno sarà ballerino, abbiamo già avvisato Guarnieri quando è stato preso di questa situazione. Griglie? L'anno scorso eravamo tra le favorite poi è andata come è andata. Quest'anno le attenzioni saranno concentrate solo sul nostro percorso senza perdere energie a pensare agli avversari, altrimenti ripeteremo un errore già commesso, da me in primis, e non ce lo possiamo permettere. Sicuramente partiamo tra le favorite, abbiamo tenuto giocatori forti e ne stiamo inserendo altri ancora più forti.

Dovremo partire forti e dare un impatto importante in modo che anche l'ambiente ci trascini, inoltre per me partire dall'inizio e con giocatori che ho già allenato per 8 mesi mi aiuta. I giovani aggregati? Ci sono dei prospetti interessanti che hanno bisogno di crescere ma hanno delle basi su cui lavorare. Agosto ci mette di fronte subito a delle gare e per me la partita è l'allenamento migliore, ci presenteremo bene al campionato ma vestiamo una maglia importante e dobbiamo onorarla in ogni gara. 

I giocatori in uscita? Se non si rientra in un progetto deve esserci la volontà di cercare almeno soluzioni altrove, altrimenti non faranno che confermare le mie scelte perché ho detto che voglio persone che abbiano motivazioni altissime e che possano spingere al massimo, se c'è già un ostacolo di non sinergia con l'allenatore partiamo già in un certo modo. Poi certo ci sono dei contratti e se dovessero venire in ritiro saranno allenati come gli altri".

Sullo staff: "Con Rapacioli ho già lavorato a Pisa, lo conosco, abbiamo tenuto i contatti, lo stimo molto, deve dare il suo apporto. Così come il match analyst Francesco Evangelisti, le referenze sono molto buone, abbiamo chiacchierato, mi ha fatto vedere come lavora, ho conosciuto la persona, molto professionale, le caratteristiche che cercavo".

Su D'Ausilio: "Si è dimostrato una valida mezzala, era stato preso come quinto, lo abbiamo utilizzato tra le linee e si è comportato molto bene ed è una posizione dove verrà utilizzato. Per caratteristiche come dicevo può fare anche più ruoli dove serve.

Il mio contratto? Come ha detto Perinetti ci siamo confrontati su cosa non ha funzionato lo scorso anno e come migliorare quanto fatto. Mi è stata rinnovata la fiducia e in quella circostanza, in presenza della proprietà, ho chiesto se ci fosse qualsiasi dubbio nell'andare avanti insieme; la società mi ha ribadito la fiducia e la volontà di ripartire insieme e per me è stato un rinnovo. Non c'è una carta scritta ma per quello c'è tempo. Il lavoro non deve essere vincolato da un foglio ma dal voler fare qualcosa che non abbiamo raggiunto nella passata stagione. Anche con un contratto scritto le decisioni si possono cambiare. Volevo capire se c'era la fiducia, capito che c'era quella a me è bastato".

Sezione: Copertina / Data: Ven 12 luglio 2024 alle 22:20
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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