L'ex tecnico della Primavera dell'Avellino, Tonino Iandolo è stato ospite di Zona Verde, su SportChannel: "Rivolgo le mie condoglianze alla famiglia Cecere, per la perdita di Mimmo. Di lui ho bei ricordi, abitava nei pressi della Curva Sud, nella zona del Roseto, vicino casa mia. È stato uno dei portieri più forti della storia biancoverde, come Tacconi, Piotti, Paradisi, Landucci e Mimmo Recchia, portiere degli anni '60. Sento che ci mancano i leader, Cecere, Carannante, Biancolino, Criaco, Moretti e Riccio era gente di personalità, che aiutavano gli allenatori. Nell'attuale Avellino non c'è un leader. Cecere lo era, faceva reparto ed era un grosso leader. Il portiere è fondamentale, deve dare tranquillità alla squadra, comandare la difesa, perché vede meglio il campo.

Domenica abbiamo subito due gol con palla scoperta. Per cogliere un risultato bisogna avere rabbia e mentalità giusta. A un minuto dalla fine, quel pallone a D'Agostino doveva essere attaccato, a prescindere dall'eurogol. Non ci doveva arrivare quel pallone. Sono errori che paghiamo dall'inizio della stagione. Finché c'è vita c'è speranza, mancano tre partite e nove punti a disposizione. Cosa succede se non raggiungiamo i playoff? Il calcio è fatto di risultati, se dovessimo finire male, io da irpino e avellinese, a prescindere da quanto costa Rastelli e il suo staff, la piazza vorrà tutto nuovo, anche se bisogna dare continuità al lavoro. Se non c'è quella non vinceremo mai".

Sezione: Focus / Data: Mar 04 aprile 2023 alle 10:15
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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