L'Avellino sta per entrare nel momento clou del campionato, le ultime 6 battaglie per i lupi di Biancolino per provare a conquistare la Serie B. Un momento decisivo che la compagine biancoverde deve cercare di sfruttare. 
Di questo e tanti temi abbiamo parlato per TuttoAvellino.it con mister Tonino Iandolo, ex tesserato dell'US Avellino, volto storico del calcio avellinese, che ha parlato dell'Avellino, di Biancolino e dell'importanza dei tifosi e dell'ambiente. 

- Mister Iandolo ci avviciniamo ad Avellino-Potenza, la prima di 6 finali per i lupi per cercare di provare a raggiungere quell'obbiettivo tanto rincorso che è la Serie B.
"Innanzi tutto grazie per l'intervista e per avermi preso in considerazione. Io per carattere personale, sono sempre molto ottimista nella vita. Figuriamoci nel calcio, che è la mia grande passione. Nella mia carriera, anche quando affrontavo formazioni più forti, volevo sempre vincere. In questa intervista trasferisco il mio carattere, focoso, passionale, aggressivo, determinato. Io credo fortemente alla promozione dell'Avellino. Perché si è lavorato bene, ci si è incamminati sulla giusta strada. Gli investimenti sono stati importanti. Io ringrazio la famiglia D'Agostino, che ha fatto grandissimi sacrifici e merita questa grandissima soddisfazione. Non ultimo il mercato di gennaio, dove si è completato una squadra già forte, migliorandola. Mancano 6 partite alla fine, conosciamo tutti le difficoltà, non saranno assolutamente una passeggiata. Ma avendo 4 partite in casa e due fuori,  tra cui quella con il Sorrento che non si sa dove si giocherà, con o senza tifosi ecc. Certo, il derby con il Benevento e la gara di Catania saranno insidiose e molto sentite. Come tutte del resto. Ma noi dobbiamo assolutamente sfruttare questa opportunità di tornare a casa nostra, che è la Serie B. Io ritengo che la Serie C non ci appartiene, con tutto il rispetto di chi partecipa. Casa nostra è la B, che ci è stata sottratta nel 2018. Ci siamo rimasti tutti male, comprendiamo i tifosi del Taranto e della Turris, sappiamo cos'è questa sofferenza, ma adesso, dobbiamo sfruttare al massimo questa grossissima possibilità. Voglio 6 partite sporche, ma devono essere 6 partite vincenti, che ci proiettino dove tutti noi speriamo di tornare". 

- Mister, lei ha lavorato con Raffaele Biancolino. Ci può fare un ritratto del Biancolino allenatore?
"Ho avuto il piacere di collaborare con Raffaele Biancolino. Dal punto di vista affettivo non posso che parlare positivo, gli ho dato affetto, stima assoluta, ricambiate. Chi mi conosce sa che con il mio carattere determinato, fiero, non ho concesso mai nulla a nessuno. Con Raffaele mi sono prestato nel collaborare con lui, facendogli iniziare questo percorso importante di carriera. E lui lo ha sfruttato. Biancolino ama questi colori, ama questo territorio e ci tiene tantissimo per l'US Avellino. Sa benissimo che è all'inizio di un percorso, conosce bene i suoi limiti, sa che deve migliorare sotto tanti aspetti. Lo sta facendo. Deve continuare a studiare, ad aggiornarsi, deve sfruttare tutto l'aiuto possibile che il suo staff gli sta dando. L'ho detto da più parti, anche rischiando di fare brutta figura, ma sono certo che non la farò. Io credo in Raffaele Biancolino, ha grande temperamento, come calciatore lo abbiamo conosciuto, ha vinto tanto con questa maglia e sono certo che lo farà anche da allenatore e resterà davvero nel cuore dei tifosi e nella storia del club. E' un allenatore molto motivatore e sta migliorando anche sotto l'aspetto tecnico e tattico. Ripeto, conosce i suoi limiti e dove può migliorare ed è determinato a farlo, e lo farà. Non posso mai parlare male di Raffaele, sono convinto che potrà fare una bella carriera, magari farla qui ad Avellino, migliorandosi anno dopo anno. Ma soprattutto, non mi sarei mai prestato a collaborare con Raffaele, se non avessi creduto in lui dal primo giorno. Per me è un predestinato. Poi il nostro territorio è fatto di invidie, cattiveria, malignità, gelosie, ma non solo, è tutto l'ambiente calcio che è così. Ma io dico, chi ha dei dubbi su Biancolino, basta che guardi i numeri, da quando è arrivato, ha numeri da primato assoluto, una media punti straordinaria, oltre ad aver portato un miglioramento per la squadra sotto tutti i punti di vista. Ha fatto un lavoro eccellente. Ora, serve compattezza, bisogna completare questo lavoro, portandolo da eccellente a perfetto. E questo lo dobbiamo fare insieme a Biancolino, alla squadra, la società, i tifosi, i giornalisti. Tutti. Cosa voglio dire con questo, stiamo per tornare a casa nostra". 

- Mister lunedì la sfida al Potenza, si va verso il sold-out, cosa sente di dire alla piazza e ai tifosi? 
"Il popolo avellinese, il popolo irpino, lo conosciamo bene. Qui, nel nostro territorio, viviamo di pane e pallone e anche questa volta ci faremo trovare pronti, con tutte le componenti. Saremo pronti a trascinare i ragazzi, dargli quel supporto importante, che deve condurre a casa nostra. Lo voglio ribadire. Come virgolettato "Vogliamo tornare a casa nostra, in Serie B". Saranno 6 battaglie, con squadre che verranno a giocare abbassandosi sotto palla, cercando di sfruttare le ripartenze e gli spazi che l'Avellino concederà. Ci renderanno la vita difficile, partite sporche, ma noi dobbiamo farle nostre, senza pensare alla prestazione o al bel gioco. I giocatori devono dare tutto. Una promozione farebbe comodo a tutti, innanzi tutto ai giocatori, con il loro potere contrattuale crescerebbe in caso di Serie B. Ma anche per voi giornalisti, parlare di Serie B, penso dia maggiore visibilità ed entrate ai vostri giornali, siti, tv. Lo sport nella nostra provincia è trainante, oltre al calcio, c'è la pallacanestro, la pallavolo, il calcio a 5. Lo sport, come aggregazione, come traino, è determinante, perchè ci ha sempre uniti, magari su altre cose non lo siamo, ma questa terra, con lo sport, è sempre stata unita, figuriamoci cosa accadrà in questo finale di campionato dove c'è da spingere la squadra in Serie B". 

- La compattezza dello spogliatoio.
"E' uno dei segreti che ha portato Raffaele. In queste 6 gare finali, chiunque giocherà, si farà trovare pronto, Raffaele tiene tutti sul pezzo, sa come motivarli. Chiunque gioca deve dare qualità e quantità. Noi dobbiamo avere in mente solo una parola, equilibrio, in fase di possesso e non possesso. Come ho detto, le squadre che verranno ad affrontarci giocheranno tutte sotto palla e proveranno a sfruttare le ripartenze e quindi servirà massima attenzione, senza correre rischi. L'importante in queste 6 partite sarà l'umiltà, avere l'atteggiamento giusto e rispetto per gli avversari".

- Una conclusione mister.
"Voglio chiudere con un motto, quello dei moschettieri, tutti per uno e uno per tutti, con un caloroso forza lupi. Stare tutti insieme, che ce la faremo. Ripeto e ribadisco il virgolettato "Dobbiamo tornare a casa nostra", che ci è stata sottratta, ci hanno sfrattato ingiustamente da quella categoria e dobbiamo tornarci". 
 

Sezione: Copertina / Data: Ven 21 marzo 2025 alle 09:00
Autore: Marco Costanza
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