Il calciomercato è finito. Finalmente. Un mese stressante, seppur intenso, dove l'Avellino ha recitato un ruolo sicuramente da protagonista. Nonostante i lupi dovessero solo puntellare, ma mister Biancolino coi risultati positivi si è guadagnato la voce in capitolo per formare una squadra a proprio piacimento. A cominciare dai terzini. Costruito per giocare a tre da Pazienza, Biancolino ha dovuto fare di necessità virtù coi terzini. Arrivato subito Todisco dal Sorrento al posto di Llano: terzino vero, giovane soprattutto, classe 2002, già pronto con ottima conoscenza del girone C.

Operazione che ci sta, intelligente, con la corsia destra rinforzata. In difesa serviva un centrale che potesse dare una garanzia: esplosivo, marcatore, rapido. E' arrivato Claudio Manzi dall'Entella al posto di Benedetti andato alla Lucchese. Dentro un 2000, fuori un classe '92. Operazione svecchiamento, nonostante sembri brutto chiamarla così anche sulla corsia mancina, dove negli ultimi giorni è arrivato Andrea Cagnano, mancino di spinta nato nel 1998 che ha preso il posto di Liotti, '94 andato al Trapani a titolo definitivo. Da valutare l'ormai ex Sudtirol di cui comunque si parla un gran bene nonostante l'infortunio e l'operazione alla schiena che lo hanno tenuto fuori dal campo per un bel po' di tempo.

L'Avellino ha poi operato a centrocampo con un super colpo. Martin Palumbo ha già fatto innamorare i tifosi dell'Avellino: 22enne di grande prospettiva. Struttura fisica, qualità, ottimo sinistro e calci piazzati vincenti. Palumbo si candida ad essere un super acquisto. Ha lasciato spazio Marco Toscano, poco fortunato nella sua esperienza irpina. Infortunato prima, fuori dalle rotazioni poi.

Andato al Trapani definitivamente insieme a Mulè nell'operazione dell'anno, quella che ha portato ad Avellino Facundo Lescano. Ingaggio da non credere, acquisto strepitoso del capocannoniere del torneo. A lasciargli posto, almeno inizialmente, era stato Michele Vano passato alla Casertana. Lescano rappresenta un colpaccio assoluto del presidente D'Agostino che ha voluto formare la super coppia con Patierno in attacco. Attacco che aveva abbracciato nei primi tempi del mercato Giuseppe Panico; arrivato dalla Carrarese e dalla Serie B, sa come si vince un campionato e vuole bissare coi lupi. Esterno, seconda punta, trequartista. Panico può giocare ovunque. 

Le cessioni, poi hanno fatto storcere un po' il naso, perchè si sa, il popolo avellinese è di palato fine. Gabriele Gori è andato in prestito al Sudtirol, a giocare e a valorizzarsi. Qualcuno lo avrebbe tenuto volentieri, così come l'operazione delle ultime ore con Redan in prestito al Beerschot, e l'ingaggio di Zuberek dall'Inter.

Via l'olandese, mai veramente a pieno nel progetto avellinese, in arrivo il gigante polacco 20enne che avrà poche pretese se non quella di colmare un eventuale vuoto in attacco. Senza dimenticare che a inizio mercato sono stati piazzati i fuori lista Cancellieri alla Triestina e Daniel Sannipoli alla Cavese. Insomma, Aiello si è mosso e lo ha fatto bene, con grandi colpi e giocatori funzionali. Il mercato dell'Avellino è stato promosso a pieni voti: per qualcuno 7, per altri 8, per qualcun altro ancora 10. Ciò che conta è che ora renderanno in campo per l'assalto finale alla Serie B. 

Sezione: Copertina / Data: Mar 04 febbraio 2025 alle 07:58
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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