Bellissimo messaggio social pubblicato dal direttore sportivo dell'Avellino, Mario Aiello. Il ds biancoverde ha scritto un post toccante, dove si è tolto qualche sassolino dalle scarpe, ha ringraziato chi gli ha dato fiducia e dedicato questo suo successo alla compagna, impegnata in una battaglia ben più dura. 

Queste le sue parole: "Ci sono voluti giorni per metabolizzare l'entità e la portata della conquista della serie B ad Avellino.

Forse perchè non ho mai pensato a questo giorno, perchè la concentrazione e la mente è sempre stata focalizzata non più in la, della partita successiva.

Non fosse altro, ma c'era tanto di quel terreno da recuperare che ragionare diversamente, con tabelle e ipotesi varie, rischiava di farci diventare vittima dei nostri dei calcoli e ci avrebbe fatto entrare in un vortice senza via di fuga. Poi quel giorno è arrivato, e capisci quanto grande sia stata questa impresa guardando da un balcone 30mila e passa persone che festeggiavano l'evento.

Ecco è a loro che penso, quando mi ripassa in mente quel triplice fischio, averne messi insieme 30mila in uno stesso istante, non lo dimentico più, e qualsiasi cosa succederà in futuro NULLA e NESSUNO potrà mai togliermi quel momento, perchè per sempre anche il mio nome resterà legato alla storia di questo club, di questa città , di quell'attimo!

Non e' stato facile per me, lo scetticismo iniziale, quello sano della gente, e quello malato dei detrattori a prescindere, venditori di pentole (a proposito vi contatterò perche' adesso ho il forno a induzione, mi serve qualche consiglio), i "maivistiacoverciano", non mi dava margine di errore.

Ma l'essere riuscito con il lavoro, con il campo, con spalle larghe e consapevolezza dei propri mezzi, a ottenere la stima della parte sana degli scettici e ricevere infiniti attestati di stima, beh per me è la vittoria più grande.

Il calcio non è lineare e non e' sempre meritocratico, quanto meno non lo è nel breve periodo, alla lunga pero', come la vita, se hai delle qualità alla fine escono fuori, le cose si mettono al loro posto.

Ma ci riesci solo se hai tanto carattere e ostinazione, altrimenti sei bruciato, e il discorso vale soprattutto per chi, come me ha giocato a calcio nei dilettanti, il cammino e' decisamente più tortuoso.

Se solo mi soffermo ai campionati primavera fatti, ne sono stati 8, e dopo 5 primi posti nella regular season , un secondo e 2 terzi, ti aspetti una chiamata almeno da una primavera superiore, ma nulla non è arrivata e allora capisci che nella categoria superiore ci devi arrivare con i tuoi piedi, ed ecco che con l'Avellino primavera arrivi sul campo in primavera 2.

Perchè'lo voglio ricordare bene, "I TITULI", stagione 23/24 e 24/25 ad Avellino, sono 2, e quello della scorsa stagione è stato anche più complicato.

E per quanto mi riguarda sono solo a metà 'dell'opera sia per questo club, che per me stesso.

Tanto ho capito che e' sul campo che vanno conquistati i palcoscenici più importanti.

"MIRA ALLA LUNA , PER COLPIRE. UN'AQUILA"

Questo è il mio pensiero quotidiano, puntare sempre al massimo.

Per cui il consiglio, per chi proviene dal basso come me, e' di riuscire a non mollare mai ed essere predisposti a fare anche un passo indietro, perchè se hai qualita', ne farai poi due avanti. I ringraziamenti.

Vanno a tutti presidenti delle  società mi hanno dato l'opportunita' di lavorare, nell'ordine, Internapoli, Ischia, Gragnano, Paganese e Cavese.

Ringraziamento particolare all'Us Avellino e la famiglia D'Agostino e a tutti coloro che quest'anno ci hanno accompagnato in questa impresa, dal mister Biancolino, lo staff tecnico, team manager, addetto stampa, medici, magazzinieri eccetera.

Sono certo di avere più o meno con tutti ripagato la fiducia o in termini di risultati o in termini patrimoniali (in molti casi in entrambe le cose).

Le dediche vanno a chi mi e' stato vicino SEMPRE, alla mia famiglia, a mio madre, a mio padre che mi guarda da lassu e pur non seguendo il calcio sono certo sia fiero di me, ai miei figli splendidi oltre che compagni di viaggio, Rosario e Sofia.

Ma una particolare dedica va alla mia compagna Lisa Scarpa che in questo momento sta facendo e vincendo una battaglia più importante di quella vinta ad Avellino. Non dimentico quando hai iniziato e volevo lasciare tutto, e mi dicesti di non farlo, mi dicesti di VINCERE, mentre tu vincevi la tua.

Io l'ho fatto, ora tocca a te, completare l'opera, amore mio. AD MAIORA!!!

Sezione: Focus / Data: Mer 23 aprile 2025 alle 16:00
Autore: Marco Costanza
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