Intervistato da Il Mattino, l'ex attaccante dell'Avellino, Felice Evacuo ha fatto il punto sul campionato di Lega Pro e sulle ambizioni dei biancoverdi: "Catanzaro e Crotone sono le società che hanno investito di più. Sulla carta hanno organici importanti, ma credo che il Catanzaro sia un passo avanti a tutti. Dopo la retrocessione il Crotone deve comunque fare i conti con la necessità di calarsi in una realtà diversa rispetto alla Serie B. Avellino, Pescara e Foggia hanno la priorità di trovare la quadra anche per aver cambiato allenatori e, radicalmente, le rispettive rose.

Attaccanti? Nel girone C Iemmello è una garanzia, mi piace molto Lescano e mi sbilancio nel dire che se Trotta tornerà a essere il vero Trotta, quello ammirato ad Avellino, allora è lui il più forte. Non solo del girone C, ma di tutta la Serie C. L'Avellino ha un attacco spuntato? Non direi. Ripeto, non conosco in che stato fisico e psicologico sia, ma il valore di Trotta è indiscutibile. Se sta bene e ha le giuste motivazioni, per caratteristiche e qualità non ha rivali in categoria. Ad Avellino in B ha fatto la differenza, è stato venduto per più di due milioni di euro al Sassuolo in Serie A. E poi ha l’età dalla sua parte. A trent’anni può dare ancora tanto al calcio e all’Avellino.

De Vito non è uno sprovveduto, se lo ha preso evidentemente è convinto che possa ancora fare la differenza. Con Murano ci ho giocato assieme a Trapani. Ha il suo carattere, si esalta se si sente apprezzato, magari tende a caricarsi di eccessive pressioni se arrivano le contestazioni. Ma il calcio è così. Bisogna avere le spalle larghe e reggere le pressioni. Murano non è un centravanti che ha la doppia cifra “facile”, come Trotta, ma è un buon giocatore. Trotta e Murano a parte, non va dimenticato che quest’Avellino ha in organico Di Gaudio, Kanoute, Guadagni, Russo e Gambale. Questi ultimi tre sono giovani che hanno un futuro roseo davanti. Se esplodono possono ambire a giocare in B o addirittura in A. Sta a loro dimostrare il proprio valore in una piazza importante.

In generale penso che bisogna accettare che ad Avellino è stata fatta una politica in cui hanno trovato più spazio i giovani. I giovani possono fare 5 gol in un colpo solo o non beccare la porta per 90 minuti. La pazienza di aspettarli è fondamentale. Più facile a dirsi che a farsi.

Il mio futuro? Per il momento studio per qualificarmi come direttore sportivo o agente. Di certo non farò l’allenatore, il campo l’ho amato, ma fatico a immaginarmi in una veste diversa da quella del calciatore”.

Sezione: Focus / Data: Ven 09 settembre 2022 alle 16:20
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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