Dopo il ko contro il Taranto ci si aspettava un Avellino diverso al Viviani contro un Potenza che arrivava all'appuntamento con una striscia di sette gare senza sconfitte. Biancolino aveva bandito il turn over, ma si trattava di un bluff perché il tecnico dei lupi getta nella mischia Cionek, Toscano e Rocca in un colpo solo, con Sounas nei panni del trequartista alle spalle di Russo e Patierno. Riposa, quindi, Rigione. La gara non decolla e i ritmi sono blandi, il Potenza aggredisce, l’Avellino non trova spazi e sbocchi e non riesce a creare occasioni, ma soprattutto non riesce e verticalizzare a dovere. Ne esce fuori quasi la stessa trama vista contro il Taranto, e non una grande notizia per Biancolino e i 500 tifosi irpini nel settore ospiti. Uno 0-0 che prosegue anche dopo l'intervallo, con i biancoverdi che provano ad uscire dal guscio e con Patierno si divorano due grandi occasioni. Il numero 9 non è in giornata e non riesce ad andare a segno.

Peccato, perché la gara si inchioda sul pareggio e così va a morire. Il problema è che l'Avellino resta a -6 dalla vetta, pur guadagnando un punto sul Benevento. Ritmo troppo lento, errori in fase di passaggio, mancanza di lucidità in alcune situazioni. Inutile girarci intorno, è una squadra stanca e meno brillante rispetto al periodo magico. Palmiero e D'Ausilio sono assenze pesanti e domenica c'è un big match niente male. La gara verità. Vietato perdere categoricamente.

Sezione: Copertina / Data: Lun 11 novembre 2024 alle 08:39
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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