Intervenuto ieri sera nel corso di Contatto Sport su Prima Tivvù l'ex attaccante dei lupi Pasquale Luiso ha analizzato il momento dell'Avellino: "Seguo sempre con grande interesse perché sono legato a questa piazza. Sono contento per Biancolino, penso che meriti la chance e sta facendo bene. È un momento un po' così ma non gli si può dire nulla, ha pareggiato con squadre toste". Sul campionato e il -8: "Non bisogna mollare, certamente non è un distacco minimo ma secondo me si deve ragionare partita dopo partita come dice Raffaele. La distanza c'è ed è quella, inutile fasciarsi la testa. Bisogna azzerare alla fine di ogni gara e restare concentrati". Poi l'aneddoto: "Avellino è sempre nel mio cuore, ricordo che quando venne a giocare la Juventus al Partenio salivo le scale degli spogliatoi con Lippi che mi chiese perché ero voluto andare via dal Chievo e guardando la Curva piena mi diede una pacca sulla spalla e mi disse, ora ho capito". E poi sulla trattativa che lo portò in Irpinia: "Dovevo firmare in sede, arrivato al casello di Avellino mi chiama Oriali per portarmi al Bologna. Non sapevo come fare, pensai di sparare una cifra alta a Sibilia ma non ci fu niente da fare, mi accontentò perché mi voleva a tutti i costi. Fuori dal suo ufficio c'erano una marea di giornalisti e lui disse, eccolo, Luiso è mio. Ogni tanto guardo sempre i miei 19 gol con questa maglia, sono orgoglioso di ciò che ho fatto".

Sezione: Ex biancoverdi / Data: Mar 26 novembre 2024 alle 09:30
Autore: redazione TuttoAvellino / Twitter: @tuttoavellinoit
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