Prosegue la maledizione della prima giornata per l'Avellino, che ancora una volta fallisce l'appuntamento con la vittoria all'esordio in campionato ed esce sconfitto 4-1 a Picerno. L'anno scorso si attribuirono a Rastelli le colpe di aver ciccato le prime due giornate facendo partire l'Avellino con un handicap di -6 in campionato, ma quest'anno la musica non è molto diversa sin qui. Il Picerno ha letteralmente surclassato e annichilito i biancoverdi, partendo già da subito in maniera più convinta e pimpante, e ridimensionando di molto le ambizioni di una squadra partita in pompa magna con il chiaro obiettivo di vincere il campionato.

Dopo un primo tempo piuttosto noioso in cui comunque le due migliori palle gol le ha confezionate il Picerno, nella ripresa i padroni di casa si sono resi subito pericolosi per poi sbloccare il risultato al 65', meritatamente, con un diagonale di Pagliai che ha sorpreso un non perfetto Iannarilli. Portiere che poi si supera dieci minuti dopo sul colpo di testa di Vitali, che poco prima aveva colpito la traversa, ma non può niente sul tap in di Volpicelli con la difesa biancoverde completamente immobile mentre assisteva a tutta la scena senza mai intervenire.

Non si è vista quell'aggressività su ogni pallone che Pazienza ha chiesto e che ha provato più volte in allenamento, non si è visto il tasso tecnico potenzialmente superiore, sulla carta, da parte dei componenti la rosa, una rosa dal valore di molto superiore a quello del Picerno. Non si è vista la grinta e la voglia di vincere. Si è vista invece una squadra al piccolo trotto, appesantita forse dai carichi di lavoro, con poche idee e che ha creato poco e nulla per 75 minuti. Pazienza nel finale ha provato il tutto per tutto mandando in campo prima Gori per Sannipoli e schierando 3 attaccanti, e poi addirittura 4 giocatori offensivi con l'ingresso anche di Redan per Sounas e Vano per Patierno. Ma non è il numero di attaccanti a fare le occasioni da rete bensì le giocate e le idee, anzi il 3-3-4 di Pazienza ha sbilanciato ulteriormente la squadra che in contropiede ha preso anche il 3-0 di Volpicelli. Solo qui l'Avellino si sveglia e trova una buona conclusione di Redan parata dal portiere, un salvataggio sulla linea su tiro di Frascatore e un palo di Gori. Gori che poi trova il gol della bandiera di testa da calcio d'angolo, ma ancora in contropiede, con la squadra tutta proiettata in avanti, Vitali, salta tutta la difesa, salta Iannarilli e mette dentro il 4-1 finale.

Avellino umiliato dal Picerno che ha dato una lezione di calcio semplice, produttivo e operaio al cospetto dei milioni messi in campo da D'Agostino ma senza anima, almeno in questo esordio, dal punto di vista della produzione offensiva. Avellino che torna a casa non solo con una sconfitta ma con 4 gol sul groppone e tante, tante riflessioni da fare.

Sezione: Focus / Data: Dom 25 agosto 2024 alle 20:04
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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