Il 6 maggio 1984 è una delle tante date storiche per l'Avellino. E' una data che vide un pareggio per 1-1 al Comunale di Torino, in casa della Juventus. Un 1-1 che diete matematicamente lo scudetto ai bianconeri e la salvezza ai lupi irpini. Era la 29a giornata di campionato, penultima giornata del torneo. Già alla vigilia si respirava aria di festa, tra due società storicamente amiche, che avevano spesso trovato accordi di mercato importanti, come i passaggi di Tacconi, Vignola, Favero (successivamente anche Alessio), dall'Avellino alla Juve. 
L'Avellino, guidato da Ottavo Bianchi, arrivò bene al match. Unica assenza, pesante, quella di Nando De Napoli, per il resto squadra tipo, con Ramon Diaz e Barbadillo in attacco. La Juve aveva sì il pensiero scudetto, ma anche quello alla Finale di Coppa delle Coppe (vinta poi contro il Porto). 
Partita equilibrata, giocata bene dall'Avellino e vide il dominio della Juve nel primo tempo e quello irpino nella ripresa. Pareggio giusto, alla fine, che accontentò tutti. 
Nel primo tempo protagonista Paradisi, che si superò sui tentativi della Juve di Platini e Boniek. Dopo un forcing iniziale, la Juve passò in vantaggio al 20' con Paolo Rossi che con una conclusione di sinistro batteva Paradisi. Pubblico bianconero in visibilio. Juve vicina al 2-0, in più di una occasione, ma la retroguardia irpina fu brava a salvare. 
Nella ripresa, il ritmo incessante degli ormai prossimi campioni d'Italia cessò, e venne fuori l'Avellino, con caparbietà. Questa volta è il grande ex Tacconi a superarsi su Diaz e Barbadillo, per evitare il pareggio biancoverde. 
Ma quando sembrava fatta per la vittoria juventina, al 72', arriva l'episodio che porta alla salvezza dei lupi. Barbadillo crossa in mezzo, intervento non da campione del Mondo di Cabrini che toccò di braccio in aerea (in una sorta di tuffo molto goffo) e Paparesta assegnò un rigore all'Avellino. Dagli 11 metri, il cecchino, Franco Colomba non sbagliava. 
E' 1-1, tifosi avellinesi in visibilio sugli spalti, il risultato va bene ad entrambe e non cambia più. Abbracci tra juventini e avellinesi nelle curve. Scudetto per la Juve che arriva al 21° titolo della storia, scudetto anche per l'Avellino, che con la quinta salvezza di fila, festeggia il suo titolo. Fu una gara storica per Furino, che si ritirò alla fine di quella gara, ed ottenne la vittoria del suo ottavo scudetto, mai nessuno all'epoca aveva fatto meglio. Un record battuto da poco solo da Buffon e Chiellini. 

Juventus – Avellino 1-1. 6 maggio 1984, il tabellino
 

JUVENTUS – AVELLINO 1-1
Torino, Stadio Comunale, 06.05.1984
29ª Giornata di Campionato
MARCATORI: 20’ Rossi P. (J); 72’ Colomba rig. (A)

JUVENTUS: Tacconi, Caricola, Cabrini; Bonini (53’ Furino), Brio, Scirea; Vignola, Prandelli, Rossi P. (79’ Penzo); Platini, Boniek – All. Trapattoni

AVELLINO: Paradisi, Osti, Vullo; Schiavi (65’ Bergossi), Favero, Biagini; Barbadillo, Tagliaferri, Diaz; Colomba, Limido (62’ Bertoneri) – All. Bianchi

ARBITRO: Paparesta di Bari

CLASSIFICA: Juventus p. 43; Roma p. 39; Fiorentina p. 35; Inter p. 33; Verona p. 32; Torino, Udinese p. 31; Milan, Sampdoria p. 30; Ascoli p. 29; Napoli p. 26;  Avellino p. 25; Lazio p. 24; Genoa p. 23; Pisa p. 21: Catania p. 12. 

Nel video le immagini di quella partita
 

Sezione: Mi ritorni in mente / Data: Gio 06 maggio 2021 alle 09:12
Autore: Marco Costanza
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