L'Avellino strappa tre punti pesantissimi da Benevento, esorcizza le streghe e si rilancia in classifica, in una giornata ricca di scontri diretti, i lupi sono gli unici a guadagnare punt su tutte, visti i tre scontri al vertice in programma. La decide Cosimo Patierno, che entrerà, di fatto, nella storia dell'Avellino, perchè chi decide un derby, certamente verrà sempre ricordato. Il Dio del calcio toglie, il Dio del calcio dà. Una settimana fa si criticava aspramente Patierno, per errori colossali sotto porta contro la Turris (e non solo). Critiche, se vogliamo, giuste, visto che comunque gli errori erano davvero clamorosi, la sfortuna si era accanita per bene contro l'attaccante di Bitonto. Oggi il numero 9 è l'eroe di un popolo, che esplode di gioia. Ci vuole sempre equilibrio nei giudizi e nei commenti, come ci vuole equilibrio, da qui in avanti, per questo Avellino. Capace di vincere su campi pesantissimi e sfatare tabù, come Catania, a Caserta, lo stesso Benevento. Per poi però rammaricarsi di aver perso ben 12 punti in casa, al Partenio, 7 dei quali, nelle ultime 3, su 9 disponibili, solo 2 punti racimolati con Virtus Francavilla, Giugliano e Turris. Aggiungiamo questi 7 punti alla classifica, e oggi staremmo parlando di un Avellino da solo al comando. Ma con i se e con i ma, non si fa la storia.
A Benevento si è vinto, se vogliamo, anche in maniera immeritata. E' giusto anche dirlo, il secondo tempo, sembrava quello dell'Avellino contro la Turris, con la palla che non voleva entrare in casa giallorossa (e per fortuna non è entrata), come accaduto la scorsa settimana ai lupi contro la compagine corallina. Ma visto che si giudica per risultati finali, va benissimo così. Poi, è risaputo, i derby non si giocano, SI VINCONO. Sono tre punti ottenuti con fame, con voglia di sacrificarsi, con energia, andando oltre lo stremo e al limite delle forze. Il salvataggio sulla linea, al 96', di Cionek, è l'emblema di questo successo. Il gruppo c'è, è unito, si sacrifica, lotta. Tutti volevano vincere questa sera. Ed è importante portare a casa queste gare, sporche, sofferte, dove di deve lottare su ogni palla, dove ogni sbavatura può essere fatale. Se il Dio del calcio domenica scorsa aveva voltato le spalle ai lupi, stasera ha dato una grossa mano. E l'Avellino se l'è presa ben volentieri. 
Ghidotti momumentale, Cionek miracoloso. E poi rimarchiamo un episodio accaduto in settimana, un corno anti sfiga, regalato da un tifoso a Patierno, e i risultati si sono subito visti. 
Ora c'è da rimanere calmi, ripartire con forza, determinazione, c'è una Coppa Italia dove si può andare avanti, cercando di arrivare fino in fondo. Poi testa al Taranto, altra sfida tosta, contro una squadra abile a non concedere spazi e a ripartire, squadre che l'Avellino ha sofferto ultimamente. 
Ma quella di Benevento è un successo che ci voleva, assolutamente, visto che l'Avellino non vinceva da quasi un mese. Bisogna dare continuità, tornare a fare i tre punti al Partenio, chiudere questo 2023 con il minor distacco possibile dalla vetta e poi, da gennaio, comincerà un altro campionato, che magari è già cominciato da dopo Benevento. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 10 dicembre 2023 alle 23:15
Autore: Marco Costanza
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