L'Avellino si prende anche lo scalpo della Juventus Next Gen, vincendo con un secco 3-0 a Biella. Cinque partite, 4 vittorie consecutive, un pareggio, un solo gol subito, 14 i gol fatti. Tredici punti su 15 e la risalita continua. Sono i numeri di Raffaele Biancolino in 5 partite sulla panchina dell'Avellino. Un cammino cominciato dopo la disfatta interna con il Latina, che poi vide il cambio tecnico, un rinnovamento e scelte che stanno riportando i lupi dove meritano di essere, si sta vedendo finalmente la squadra che era stata costruita. 
Biancolino è l'uomo giusto al posto giusto, c'è poco da dire. Un 3-0, quello di Biella, che attenzione, non deve ingannare, è stata una partita diversa dalle precendenti, sporca, contro un aversario che ha qualità e che non merita quella classifica e lo ha dimostrato, tenendo comunque botta fino alla fine. 

Avellino che ha cominciato bene, facendo la partita, sbloccandola su un calcio piazzato. Poi ha gestito nel secondo tempo, senza rischiare molto, ma con una Juve Next Gen comunque positiva e mai doma. Fino all'espulsione, seguita subito dal 2-0 di Vano e poi al tris finale ormai a giochi chiusi. 
Avellino bravo, compatto, determinato, preciso, anche operaio, quando c'è stato da gestire, senza specchiarsi troppo. Il merito va a Biancolino per aver allestito un gruppo che si sente partecipe, chiunque venga chiamato in causa risponde presente. Basti guardare oggi, entra Vano, fa la battaglia in avanti, si guadagna un fallo, costringe al rosso Comenencia e poi trasforma di testa il 2-0 subito dopo. 

O lo stesso Mutanda, elemento cresciuto e lanciato da Biancolino, fatto esordire in prima squadra al suo esordio in panchina a Torre del Greco, titolare, per dare anche una scossa alla squadra che in quel momento sembrava colare a picco, poi qualche spezzone nelle gare successive  e anche questa sera, pochi minuti ma ben fatti, con il gol finale a ripagare della fiducia e del sostegno che Biancolino gli ha regalato. Qui apriamo una parentesi a parte, anche per complimentarci con il settore giovanile biancoverde. 

Quando un ragazzo della Primavera esordisce in prima squadra e non solo, trova anche il primo gol tra i professionisti, vuol dire che si sta lavorando ottimamente. Noah Mutanda, classe 2005, primo gol in carriera, umiltà e disciplina. Un esempio per tanti ragazzi. Complimenti al settore giovanile dell'Avellino e a mister Biancolino per averlo inserito nel progetto, prima in Primavera e poi in prima squadra.

Insomma, un Avellino che si rimette in carreggiata, con 4 vittorie consecutive che dimostrano le qualità di questa rosa, che non potevano essere quelle delle prime giornate. L'Avellino c'è, la parola d'ordine era continuità e sta arrivando. Testa alta, palla avanti, gioco verticale, un Avellino che lavora bene e raccoglie i risultati che si era prefissato. 
Continuità che ora deve essere la parola d'ordine anche per le prossime gare, quando i lupi affronteranno una settimana intensa, con il turno infrasettimanale l'ultima di ottobre e i primi di novembre. Arriva infatti domenica prossima il Messina al Partenio, poi il 30 ottobre si va a Trapani e il 3 novembre c'è il Taranto. Poi un novembre di fuoco con quattro scontri diretti con Potenza, Benevento, Catania e Monopoli il 2 dicembre per capire chi sarà davvero l'Avellinio. 
Ma come si dice sempre, un passo alla volta, step by step, l'Avellino esce con una nuova vittoria, ancora sorrisi, altra settimana serena e possibilità di lavorare con serenità, aggettivo che fino a un mese fa, non esisteva. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 20 ottobre 2024 alle 18:20
Autore: Marco Costanza
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