L'Avellino non è mai stato così vicino alla vetta, a fine gennaio, da quando è subentrata la famiglia D'Agostino alla guida. Il successo di Latina apre scenari che già in settimana la sconfitta del Benevento a Potenza, aveva aperto. I lupi ora sono a -2 dalla vetta, (momentaneamente) dai sanniti e dal Cerignola, in attesa del Monopoli. L'Avellino ha tutto nelle sue mani per poter vincere questo campionato. Ed è il caso di dirlo, ora o mai più per i lupi. La chance è troppo ghiotta per lasciarsela scappare, considerando anche che tutti gli scontri diretti da giocare, l'Avellino li affronterà al Partenio. 

A Latina vittoria doveva essere e vittoria è stata, i lupi con 12 uomini in campo, grazie al sostegno dei tifosi (si giocava al Francioni ma sembrava il Partenio), hanno approcciato alla grande il match. Patierno, al secondo gol consecutivo, sblocca la gara. Poi un acciacco alla schiena lo costringe ad uscire ed entra Gabriele Gori. Un ragazzo serio, un professionista che entra e spacca tutto. Prima sfiora il gol, poi lo cerca e lo trova, indcendo all'errore il portiere pontino. E il tris di Sounas, anche lui, elemento fondamentale. 
Una vittoria che si va a inserire anche con il pareggio del Benevento e altri due punti rosicchiati ai sanniti. L'Avellino in una settimana ha recuperato 7 punti ai giallorossi (clamoroso a dirsi). Una settimana fa, si parlava ancora di speranze playoff, di provare ad avere una posizone di classifica adeguata, oggi è cambiato tutto, e sono bastate solo due vittorie di fila. 

Avellino, ora o mai più perchè il calendario lo permette. Fare un filotto di vittorie, mettere pressione a chi sta davanti. Ricordiamo che Biancolino fu chiamato in sella all'Avellino proprio un girone fa, fine settembre, Avellino battuto al Partenio dal Latina, terz'ultimo posto, la vetta un miraggio. Il pitone subentrò con la Turris, poi sei vittorie di fila e il ko interno con il Taranto (che è ancora doloroso) alla vigilia dei 4 scontri diretti di fila. 
Questo il suo score all'andata. Dovesse replicarlo, aggiungendoci 6 punti con le due pericolanti (Turris e Taranto), l'Avellino a marzo arriverebbe agli scontri diretti ampiamente primo e di gran lunga. Ma facciamo un passo alla volta. 

C'è una settimana importante da vivere. Domenica prossima arriva la Turris, ovviamente evitare distrazioni e passi falsi, il Taranto insegna all'andata. Una partita che si giocherà quando ci sarà anche Benevento-Monopoli, che qualcosa lì davanti cambierà. Vincere e mettere pressione. Questo è l'obiettivo. In una settimana che vedrà anche qualche cambiamento in attacco, con l'arrivo di Facundo Lescano (ieri le visite mediche), a risonforzare un reparto di grande spessore. Chi uscirà? Probabilmente Gabriele Gori. Un ragazzo per bene, un professionista serio, che oggi ha fatto il suo regalo di addio ai tifosi. E' entrato alla grandissima, dimostrando di essere un professionista di alto livello. Sarà lui, evidentemente, a lasciare lo spazio all'argentino. 
E poi ci saranno questi ultimi 8 giorni che vedranno anche la chiusura del calciomercato, delle voci, allontanando anche eventuali distrazioni che il mercato comporta. Poi spazio solo e soltanto al campo. Dal Latina, all'andata, a Latina, un girone dopo. Quante cose sono cambiate. Sembra un altro campionato. E probabilmente lo è. Per l'Avellino è tutto nelle proprie mani. I lupi sono stati bravi e caparbi a non mollare la presa. A riprendere la retta via dopo un inizio senza parole. Ora o mai più allora. Ora è il momento di spingere, per andarsi a prendere quell'obiettivo che si insegue da anni. E che solo un girone fa, sembrava una chimera. 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 26 gennaio 2025 alle 18:20
Autore: Marco Costanza
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