“Sono molto fiducioso. Mi auguro che le cose vengano determinate dal campo, in maniera agonistica e non da ciò che può essere dettato dall’ambiente e dalle parole che si possono dire prima di una partita”. E’ questa la frase incriminata che ha fatto discutere e non poco. A pronunciarla il direttore sportivo del Cerignola Elio Di Toro in una intervista ad Antenna Sud. La domanda nasce subito spontanea diceva Lubrano: Direttore, ma cosa vuole dire? L’Avellino fino a questo momento non si è lamentato mai, ha avuto a favore solamente due calci di rigore e ha subito torti (gol del Benevento all’andata in fuorigioco) così come qualche “favore” arbitrale. Episodi, chiaramente, che in Serie C si vedono ogni domenica. Bisognerebbe ricordare al direttore Di Toro che anche il Cerignola ha avuto qualche episodio a favore, così come il gol del Taranto in netto fuorigioco che ha sancito il ko degli ofantini.

Dichiarazioni probabilmente fuori luogo di un direttore molto bravo a cui vanno fatti i complimenti, che di solito non si lascia andare a esternazioni poco convincenti o criptiche come in questo caso. Forse, la pressione che avverte il Cerignola, o meglio la paura di non cogliere un’occasione probabilmente irripetibile come la Serie B sta facendo perdere un po’ di lucidità all’ambiente gialloblù. Ricordiamo che in occasione del calcio di rigore non fischiato a Schimmenti (che resta dubbio) in Avellino-Potenza, dalla Puglia è stata avviata una macchina mediatica clamorosa.

Dall’Irpinia, poco, molto poco, o almeno meno di quanto non si sia fatto in altre piazze. Insomma, probabilmente una caduta di stile involontaria, capiamo il momento. Ma l’Avellino sul campo sta dimostrando di essere un rullo compressore. E a Cerignola lo sanno.

Sezione: Focus / Data: Ven 11 aprile 2025 alle 14:00
Autore: redazione TuttoAvellino
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