Terminata la partita, ad Avellino è scattata la festa. Non solo al Partenio-Lombardi, con cori e bandiere, ma anche all'esterno dell'impianto, con caroselli di auto e addirittura fuochi d'artificio, in barba a ogni forma di scaramanzia. Dopotutto il +5 sul Cerignola a 180 minuti dalla fine lascia dormire sonni abbastanza tranquilli, basta un punto per la matematica promozione. E così si apre da oggi la lunga settimana che porterà alla partita contro il Sorrento, che può regalare la matematica promozione.

Il tema che ci accompagnerà ora per i prossimi giorni è: dove si giocherà? Fino a qualche giorno fa la sede prescelta era Potenza, come ci era stato confermato anche da fonti interne al Sorrento diverse settimane fa, ma qualcosa sta cambiando. Inizialmente si pensava che la partita decisiva potesse essere quella finale al Partenio contro il Team Altamura, con il testa a testa col Cerignola che si sarebbe protratto fino all'ultima giornata. Invece col Sorrento l'Avellino può già festeggiare, in trasferta. E a questo punto si pone anche un problema di ordine pubblico: questa partita si dovrebbe giocare senza tifosi ospiti, ma come è possibile pensare che i tifosi dell'Avellino possano accontentarsi di vincere il campionato davanti alla tv, lontani dalla propria squadra? Ricordiamo i 15 mila di Pescara contro il Gualdo, i 10 mila di Crotone con 'invasione' della tribuna di casa, i 10 mila di Rieti per la promozione dalla D alla C e tante altre occasioni. A Potenza si prevede un afflusso non inferiore, ed è probabile che molti tifosi si recheranno comunque in città per festeggiare, con o senza possibilità di entrare.

A Potenza stanno già spuntando i primi striscioni in vari punti della città, "A Potenza non si festeggia" con i tifosi di casa che non hanno alcuna voglia di ospitare la festa promozione dei vicini avellinesi. Altro problema di ordine pubblico che si pone. Ieri sera in conferenza Biancolino ha lanciato l'allarme:  "Mi auguro che chi decida per la gara con il Sorrento lo faccia bene. Trattenere tutta questa gente, che può festeggiare dopo tanti anni, sarebbe la sconfitta dello sport. Bisogna dare la possibilità a un popolo di poter festeggiare, magari anche in un altro stadio. Altrimenti non è più sport". In effetti a memoria non ci sembra di ricordare una tifoseria che abbia festeggiato la vittoria del campionato davanti la tv. Il pubblico di Avellino dopo tanti anni di sofferenze merita di festeggiare il ritorno in B insieme alla squadra, e che il giorno della partita lo stadio sia una festa di suoni e colori, "altrimenti non è più sport" come ha detto Biancolino. Il Casms è quindi al lavoro per poter garantire almeno una parte di afflusso di tifosi, si parla di 3000 tifosi ospiti al Viviani che chiaramente non soddisferanno tutte le richieste provenienti da Avellino.

La soluzione ideale sarebbe a questo punto cambiare sede della partita e scegliere uno stadio più capiente che possa ospitare i tanti tifosi dell'Avellino che non vogliono mancare a questo storico appuntamento. Si era parlato qualche settimana fa di Campobasso ma anche dell'ipotesi Frosinone, città vicina sia geograficamente sia sportivamente, visti gli ottimi rapporti tra società e tifoserie. Uno stadio grande, moderno e accogliente che sarebbe lo scenario perfetto per suggellare questo campionato. Il Frosinone giocherà la prossima gara a Sassuolo il 21 aprile per cui non ci sarebbe neppure il rischio di sovrapposizione. E sarebbe anche la romantica chiusura di un cerchio: sette anni fa, fu proprio a Frosinone, al termine dell'amichevole con la Roma terminata 1-1, che l'Avellino seppe di non poter partecipare al campionato di B, con il susseguente inferno durato 7 anni. Ecco, festeggiare a Frosinone il ritorno in B sarebbe il lieto fine degno di qualsiasi fiaba.

Sezione: Copertina / Data: Lun 14 aprile 2025 alle 12:25
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
vedi letture
Print