Un punto. Un solo punto separa l'Avellino dalla matematica promozione in B. Certamente conoscendo Biancolino e la sua truppa non si accontenteranno di raggiungere il minimo sindacale nelle due partite rischiando di arrivare a pari punti con il Cerignola, e passare solo per la miglior differenza reti, e cercheranno come sempre la vittoria, a partire da sabato prossimo a Potenza contro il Sorrento. Anche perché finora il 'bonus' pareggio non è mai stato giocato, neanche in casa contro il Monopoli terzo, neanche sapendo che il Cerignola stava perdendo con il Benevento. E' anche questa la forza di questa squadra, dare sempre il massimo per il miglior risultato, e andare a prenderselo. Come ha detto anche mister Colombo a fine partita, una squadra che sa cosa vuole e se lo prende. Un punto basta, ma tre darebbero la certezza della promozione senza pensare neanche a un'ipotetica variazione della differenza reti. Basterà vincere sabato prossimo, e l'Avellino sarà in serie B.

Un traguardo a lungo agognato, sognato, mai citato, appena accennato per scaramanzia, ma oramai si può dire che si può già toccare con mano. Andiamoci cauti, è chiaro, ma una squadra che viene da 9 vittorie di fila, che ha battuto nell'ordine Trapani, Potenza, Benevento, Catania e ora Monopoli, non può avere paura di non raggiungere un paio di punti nelle prossime due partite contro Sorrento e Team Altamura. E' vero che troppa euforia, troppo entusiasmo a volte può giocare dei brutti scherzi, ma in questo campionato l'Avellino ha dimostrato sempre di saper girare a proprio favore l'autostima raggiunta attraverso i risultati, completando una rimonta che resterà storica. Finora nel girone di ritorno l'Avellino ha raccolto 38 punti contro i 32 dell'Audace Cerignola. Un rullo compressore che nell'ultimo periodo si è arreso solo al Foggia, e che se non avesse avuto la partenza ad handicap con Pazienza starebbe già festeggiando la promozione. O forse è stata proprio questa falsa partenza a dare la spinta alla risalita, chi può dirlo.

Così come di sicuro il mercato invernale ha aiutato a rinforzare un organico già forte: pesantissimi i gol di Lescano, forse quello di questa sera sarà ricordato come il più pesante perché vale un piede e mezzo in serie B, senza dimenticare Cagnano, diventato titolare inamovibile, Palumbo, decisivo anche a gara in corso (vedi col Benevento), Panico, ecc. Senza dimenticare i meriti di chi comunque in estate ha costruito una base comunque buona, i vari Sounas, Iannarilli, Enrici, insieme alla riconferme di Palmiero, Russo, Patierno, Cancellotti, D'Ausilio e così via hanno rappresentato il punto di partenza di una squadra diventata quasi invincibile sotto la guida di Biancolino. 

E che, ironia della sorte, deve ringraziare proprio il Benevento se stasera può festeggiare un traguardo ormai a portata di mano. Proprio quel Benevento a lungo inseguito, che sembrava lanciato verso la B, campione d'inverno, che invece poi ha smesso di vincere nel girone di ritorno, sconfitto anche dall'Avellino nello scontro diretto, e risorto nel giorno più importante, nella sfida all'Audace Cerignola, battuta 4-2 a domicilio, proprio mentre l'Avellino superava di misura il Monopoli portandosi a +5 a due giornate dalla fine. Ironia della sorte che permette ai biancoverdi, come abbiamo titolato, di inviare un grandissimo "grazie!" ai cugini sanniti per l'involontario assist, che sicuramente non farà felici i tifosi giallorossi, ma serve sicuramente alle ambizioni playoff del Benevento.

E così per l'Avellino si apre una settimana campale, una settimana (Santa, in tutti i sensi) che può portare, sabato sera, alla conquista della B dopo 7 anni, iniziata già con la grande festa partita al Partenio al triplice fischio, con Patierno in versione lancia-cori, con tutto lo stadio a cantare "Perdutamente" tra colori e felicità. Ancora nulla è stato fatto, lo ribadiamo, ma stavolta manca veramente poco...

Sezione: Editoriale / Data: Dom 13 aprile 2025 alle 23:10
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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