Finisce nel migliore dei modi la stagion dell'Avellino, che dopo la promozione in B conquista anche un trofeo ufficiale portando a casa la Supercoppa di Lega Pro. Un'annata da incorniciare e un'altra soddisfazione per questa dirigenza insediatasi solo 4 anni fa.

Allo stadio “Provinciale” di Trapani va in scena il secondo ed ultimo atto della Supercoppa di Lega Pro davanti a circa 5000 spettatori; l’Avellino di Rastelli è chiamato a ribaltare l’1-1 dell’andata in quella che si prospetta una partita molto accesa tra due compagini con tanta qualità. Il tecnico biancoverde, in emergenza difesa, sorprende tutti con un 3-4-3, composto da Bittante, Giosa e Zullo sulla linea arretrata davanti a Di Masi, esterni alti Zappacosta e Pezzella con Arini e D’Angelo nella zona nevralgica del campo. In avanti altra sorpresa: tridente formato da Millesi, Herrera e Zigoni; panchina, dunque, per Castaldo. L’inizio del match è equilibrato fino al 10’, quando Arini fa partire un bolide dal limite dell’area che si insacca sotto la traversa; Avellino in vantaggio e strada in discesa per i Lupi con un grandissimo gol dell’ex centrocampista dell’Andria. La reazione dei siciliani è affidata al destro di Giordano al 26’, tiro che però non crea alcun pericolo alla porta di Di Masi; due minuti più tardi è l’ex Pacilli a provarci su di un calcio di punizione dal limite, scaturito da un fallo di Zullo proprio sullo stesso numero dieci del Trapani: la sua conclusione mancina termina al lato. L’Avellino è sempre pungente, ma la formazione amaranto sembra più rabbiosa ed è Mancosu in tre occasioni a creare scompiglio nell’area irpina, ma i suoi tentativi sono vani. Mister Boscaglia prova a mescolare le carte e due minuti prima della  fine del primo tempo getta nella mischia Lo Bue, entrato al posto di Daì; il tempo di due conclusioni non pericolose dalla distanza di Giordano e Abate che il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi. Primo tempo tutto sommato equilibrato, ma la compagine biancoverde è stata molto attenta e brava a gestire il gol del momentaneo vantaggio.

La ripresa si apre senza sostituzioni nelle fila delle due formazioni; al 2’ minuto è subito il Trapani a riversarsi in avanti, con un destro al volo di un Pacilli scatenato: anche in questo caso nessun pericolo per la porta dell’Avellino. Al 12’ gli amaranto riescono a ristabilire la parità grazie a Spinelli scaturito da un calcio di punizione messo in area. Zappacosta interviene in modo goffo lisciando la palla, raccolta poi da Spinelli che in diagonale batte Di Masi. Tre minuti dopo Boscaglia rimane orfano del suo capitano; infatti Filippi, già ammonito, si lascia scappare qualche parola di troppo che gli costa la seconda ammonizione e dunque l’espulsione. Rastelli cerca di approfittare della situazione e dà il via ad una girandola di sostituzioni per un assetto certamente più offensivo. Entrano Castaldo, Massimo e Bariti al posto di Zappacosta, Giosa ed Herrera; per il tecnico biancoverde i risultati giungono subito: Bittante entra in area e calcia di sinistro, il neo capitano del Trapani Pagliarulo, intercetta con un braccio e l’arbitro assegna il calcio di rigore. Castaldo, glaciale dal dischetto, batte Morello e riporta gli irpini in vantaggio. A questo punto i siciliano hanno bisogno di due gol per portare a casa la Supercoppa, ma rischiano l’imbarcata su un contropiede fulminante di Castaldo e Bittante; quest’ultimo dopo una bella sgroppata arriva in area visibilmente poco lucido, calciando malissimo al lato. Occasione ghiotta sprecata dal terzino ex Fiorentina. Gol mancato, gol subito, la legge del calcio non tarda ad arrivare e sugli sviluppi di calcio d’angolo, una grossa indecisione di Di Masi permette a bomber Mancosu di realizzare di testa la rete del pareggio; match che dunque, si riapre del tutto al 35’. Il direttore di gara assegna 7’ di recupero a causa di un lungo infortunio occorso al numero uno dell’Avellino che stoicamente resta in campo, quindi tanto spazio all’assalto del Trapani: ci prova Pagliarulo di testa, ma Millesi salva prodigiosamente sulla linea di porta; poi è il turno di Mancosu che su una bella azione di Gambino sciupa clamorosamente un rigore in movimento. E’ un monologo siciliano e i biancoverdi sono letteralmente in bambola con un uomo in più. La sofferenza termina quando il sig. Benassi mette fine alla disputa: l’Avellino conquista la Supercoppa di Lega Pro grazie ai gol segnati in trasferta e centra la doppietta dopo la vittoria del campionato.

TRAPANI (4-4-2) : Morello; Priola, Pagliarulo, Filippi, Daì(Lo Bue 44'p.t.); Pacilli, Giordano, Spinelli(Gambino 32's.t.), Tedesco(Caccetta 16's.t.); Abate, Mancosu.
A disp.: Dolenti, Manuguerra, Pirrone, Cucchiara. All.: Boscaglia.

AVELLINO (3-4-3): Di Masi; Zullo, Bittante, Giosa(Massimo 21's.t.); Zappacosta(Castaldo 16's.t.), D’Angelo, Arini, Pezzella; Millesi, Zigoni, Herrera(Bariti 24's.t.).
A disp.: Fumagalli, Angiulli, De Angelis, Catania. All.: Rastelli

ARBITRO: Benassi di Bologna
Assistenti: Alessandro Vigo di Acireale e Salvatore Rizzo di Barcellona Pozzo di Gotto

Marcatori: Arini 10' (A), Spinelli 12's.t. (T), Castaldo rig. 27's.t. (A), Mancosu 35's.t. (T)

Ammoniti: Mancosu (T), D'Angelo (A), Filippi (T)

Espulsi: 15' s.t. Filippi (T) per somma di ammonizioni

Rec. 1' p.t.; 7' s.t.

Sezione: Copertina / Data: Gio 23 maggio 2013 alle 20:29
Autore: Pellegrino Marciano / Twitter: @pellegrinom17
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