L'Avellino chiude il 2024 al terzo posto, al pari di Potenza e Audace Cerignola, -2 dal Monopoli secondo, -5 dal Benevento primo. Una griglia finale che probabilmente pochi avrebbero pronosticato alla vigilia di questo campionato, non per il titolo di campione d'inverno del Benevento, che poteva anche starci, quanto per il distacco dei Lupi dai sanniti, ma soprattutto per il sorprendente girone di andata condotto dal Monopoli, ma anche da Cerignola e Potenza. Giustamente inserite nella lotta tra Avellino e Benevento per il primo posto. E pensare che fino a qualche settimana fa i punti di distacco dell'Avellino dal primo posto erano addirittura 8. Inutile ribadire ancora una volta come a pesare sia stato l'avvio di stagione sciagurato sotto la gestione Pazienza (basti ricordare che alla prima giornata l'Avellino ha perso 4-1 a Picerno, battuto oggi 1-0 al Partenio), mentre sotto la gestione Biancolino forse l'unica partita sbagliata è stata la sconfitta interna contro il Taranto: vincendo quella ora i Lupi sarebbero a -1 dal primo posto. Senza dimenticare il pareggio all'89' del Benevento nel derby.

Inutile piangere sul latte versato, l'Avellino ha comunque dimostrato, dopo l'avvento di Biancolino, di avere tutte le carte in regola per giocarsela fino alla fine, certo deve inseguire e non può permettersi passi falsi (vedi appunto la partita col Taranto) e compiere ora nel girone di ritorno un cammino quasi perfetto, sperando al contempo in un passo falso delle concorrenti. E giocarsi poi tutto negli scontri diretti, che mai come stavolta saranno determinanti. 

Tornando a oggi, l'Avellino ha dimostrato che la partita di coppa a Gorgonzola è stata solo una parentesi (per certi tratti prevedibile) che non ha mostrato il vero volto dell'Avellino, né per prestazione in campo né per interpreti, con tante seconde linee schierate. In campionato dopo i 4 pareggi di fila Biancolino è tornato a vincere, ancora di misura, ma pur sempre a vincere: terza vittoria di fila dopo l'1-0 al Sorrento e il 3-1 di Altamura. E stavolta assume un significato anche diverso visto che si trattava di uno scontro diretto e soprattutto, come si diceva, visto com'era finita l'andata. E' stato un Avellino combattivo, che ha messo subito le cose in chiaro sin dall'inizio, che ha cercato il gol con Sounas e De Cristofaro, e lo ha trovato quasi all'intervallo con Cionek, che si è fatto perdonare la bruttissima prestazione di Gorgonzola, emblema di un Avellino dai due volti in questa settimana, scesa probabilmente in campo mercoledì più per dovere di presenza che con la reale intenzione di passare il turno. Premiata la maggiore voglia dei biancoverdi di vincere, con il Picerno che ha badato più a difendere e a far scorrere i minuti.

Non è un caso infatti che gli ospiti nella ripresa abbiano provato maggiormente a cercare il gol, sempre ben chiusi dai biancoverdi, mentre l'Avellino ha trovato solo nei guizzi di Redan e Russo qualche chance di raddoppiare, ma ha dovuto fare i conti con una difesa comunque attenta da parte del Picerno, oltre che di una mira non sempre precisa. Ne sa qualcosa Patierno, fuori dalla partita e sostituito (con un gesto di stizza) dopo un'ora circa. Non è andata meglio a Gori ma per fortuna stavolta ci ha pensato un difensore a togliere le castagne dal fuoco.

L'Avellino chiude quindi il 2024 con una vittoria e apre contemporaneamente il girone di ritorno con 3 punti in più rispetto all'andata: che sia di buon auspicio per un 2025 ad alti ritmi e a massima intensità, con l'obiettivo di arrivare il più in alto possibile.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 22 dicembre 2024 alle 21:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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