L'Avellino rallenta nuovamente dopo tre vittorie consecutive, e alla ripresa del campionato dopo la sosta natalizia deve accontentarsi di un solo punto sul difficile campo di Giugliano. Il gol all'89' può sapere di beffa, ma per come si è svolta la partita, soprattutto nella seconda metà della ripresa, non si può dire che i 'leoni' di casa non abbiano meritato il gol, anzi. L'Avellino ha forse pagato lo scotto di aver arretrato il proprio baricentro dopo la rete di Sounas (la sesta in campionato) o forse sarebbe più giusto dire costretto ad arretrare. Sì perché se la squadra di Biancolino ha meritato il gol e ha provato a chiudere la partita con le pericolose incursioni di D'Ausilio prima e Russo poi, che dagli esterni hanno provato a servire palloni interessanti dentro e provato direttamente il tiro (come accaduto al 67' quando Russo in contropiede si è liberato bene ma ha calciato addosso al portiere omonimo), con il passare del tempo il Giugliano ha però intensificato sempre più la propria pressione, costruendo sempre più palle gol. La difesa biancoverde regge anche bene, neutralizzando ora i tentativi dalla distanza, ora le conclusioni dentro l'area con l'ausilio di Iannarilli, sempre attento. Fino all'89' appunto, quando Oyewale, in crescendo la sua prova nel finale sulla sinistra, ha servito a Masala appostato sul secondo palo la palla dell'1-1. Un arretramento dovuto forse anche al cambio di modulo e al passaggio al 3-5-2 dopo l'ingresso di Rigione per Todisco, che toglie equilibrio alla squadra e le fa smettere di attaccare. Scelte che col senno di poi non convincono del tutto, anche perché non apportano alcun vantaggio, soprattutto l'ingresso di Rocca per Sounas, il migliore, Tribuzzi per D'Ausilio (che però non era al meglio) e Rigione per Todisco appunto.

Un'occasione persa per l'Avellino perché se le altre pretendenti alla vittoria finale di riffa o di raffa l'hanno portata a casa (il Benevento sotto contro il Catania ha trovato due reti in due minuti, con gli etnei spreconi nel finale; il Monopoli raggiunto dal Sorrento ha trovato la rete del 2-1 nel recupero), l'Avellino ha rallentato ancora la sua corsa e ora è a -7 dal Benevento, -5 dal Monopoli e ha perso anche il terzo posto, ora ad appannaggio dell'Audace Cerignola, distante due punti e che ospiterà proprio l'Avellino lunedì sera nel posticipo della 22esima giornata.

Un vero peccato perché una squadra che deve rincorrere, come l'Avellino, può permettersi pochi passi falsi in un campionato e invece l'incidente interno col Taranto, i pari consecutivi con Potenza, Benevento, Catania, Monopoli, e ora la nuova frenata col Giugliano, hanno irrimediabilmente complicato la rincorsa al primo posto. C'è ancora un girone di ritorno da giocare, certo, e tutto può ancora accadere (basti pensare che nel corso della giornata a un certo punto il Monopoli si è ritrovato primo con il Benevento potenzialmente a -2 dai lupi), ma intanto bisogna fare i conti con la realtà che vede un Avellino quarto in classifica dopo 21 giornate. Lunedì prossimo, come si diceva, c'è già uno scontro diretto proprio con il Cerignola per cominciare a riprendersi intanto il terzo posto, un altro scontro diretto difficilissimo ma che può dare risposte importanti sul cosa vuol fare questa squadra 'da grande'.

E magari con qualche altro innesto dal mercato che potrà arrivare in questa settimana: oggi l'esordio di Todisco è apparso più che positivo, nei prossimi giorni dovrebbero arrivare le firme di Panico e Manzi. Ora più che mai serve tenere la testa solo sul campo e concentrarsi sulla dura risalita in campionato, dando il massimo una partita per volta.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 05 gennaio 2025 alle 20:28
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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