Secondo 1-1 di fila dopo quello di Giugliano, con la differenza che a Giugliano l'Avellino ha subito il pareggio quando stava ormai assaporando il sapore della vittoria, mentre a Cerignola sono stati i lupi a beffare i pugliesi a tempo ormai scaduto, quando le speranze erano oramai ridotte al lumicino. Merito alla truppa di Biancolino, e anche all'allenatore che ha messo dentro tutti gli attaccanti disponibili nel finale, di averci creduto fino alla fine, ma come ha detto lo stesso tecnico biancoverde siamo ancora una volta qui a recriminare su un risultato che sarebbe potuto essere diverso. Non perché il Cerignola non abbia meritato, tutt'altro: ha dimostrato di valere la classifica che ha e di essere una bella realtà di questo campionato, e se avesse vinto non ci sarebbe stato nulla da ridire. Recriminare piuttosto sulle occasioni avute dall'Avellino, alcune anche importanti, non sfruttate: il tiro di Patierno nel primo tempo uscito di un niente, la conclusione al volo di D'Ausilio sempre nel primo tempo parata dal portiere, il colpo di testa di Frascatore nella ripresa fino alla grande chance sulla testa di Campanile al 90'. Tutte occasioni da gol importanti costruite e non sfruttate dall'Avellino, che ha rischiato di uscire dal campo con zero punti, e che deve ringraziare una bella giocata corale al 93' che ha portato quantomeno un punto che permette di tenere ancora a distanza Potenza e Crotone che cominciano a farsi sotto.

Risultato giusto, perché anche il Cerignola ha avuto le sue occasioni neutralizzate da Iannarilli e per larghi tratti ha fatto la partita costringendo l'Avellino ad affidarsi alle ripartenze, anche se il gol di Volpe è arrivato su un errore in marcatura di Rigione. Una partita obiettivamente gradevole giocata a viso aperto da ambo le parti e senza barricate, che sarebbe potuta terminare con qualsiasi risultato. Allla fine l'Audace Cerignola ha mantenuto il terzo posto evitando la scavalcata proprio dell'Avellino.

Avellino che ancora una volta ha denotato i problemi dell'ultimo periodo di fare una fatica incredibile nel segnare: se nella prima parte della gestione Biancolino sembrava una macchina da gol inarrestabile, una volta assestati gli equilibri dopo il cambio di tecnico difficilmente l'Avellino è andato oltre un gol a partita. Ci è riuscito di recente solo ad Altamura (e nei 2-2 con Benevento e Catania) poi solo vittorie di misura o pareggi. Eppure l'arsenale a disposizione in attacco è di tutto rispetto, anche oggi sono stati fatti ruotare tutti gli attaccanti, è arrivato anche Panico a rinforzare il reparto e si è mosso bene. Ma si fa ancora troppa fatica a concretizzare quanto si crea. Intanto si allunga la striscia di risultati positivi e si evita di cadere nella seconda sconfitta della gestione Biancolino: iniziare l'anno con due pareggi non è il massimo per una squadra che deve inseguire e che attualmente è quarta, ma obiettivamente oggi è andata anche bene per come si era messo il risultato.

Ora al Partenio contro la Cavese bisogna assolutamente fare bottino pieno, non c'è altra opzione.

Sezione: Editoriale / Data: Lun 13 gennaio 2025 alle 23:30
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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