Tre partite, due punti, due gol fatti, cinque subiti. No, non è il ruolino di marcia di una neopromossa che deve salvarsi ma dell’Avellino, semifinalista negli scorsi playoff e indicata da tutti come la squadra da battere in questo campionato. Una squadra che, anche nella partita che doveva segnare una sorta di svolta dopo l’avvio difficile e cercare soltanto la vittoria, è apparsa ancora una volta sottotono, con poche idee, sufficiente nell’impegno, quasi mai pericolosa. Ecco se c’è un aspetto che salta subito all’occhio è proprio la difficoltà che sta avendo questa squadra nel trovare la via della rete.

Se è vero che dopo Picerno la fase difensiva è andata migliorando (4 gol a Picerno, uno in casa con il Giugliano, nessuno oggi con l’Audace Cerignola che veniva da due vittorie) a mancare finora sono stati i gol, che di conseguenza portano punti. In una stagione in cui non si è voluto lasciare nulla al caso in sede di calciomercato, prendendo addirittura 5 attaccanti per avere diverse soluzioni offensive, l’Avellino non segna e non tira in porta. E’ andato a segno Gori nel naufragio di Picerno, trovando solo il gol della bandiera, poi Sounas contro il Giugliano e nessuno stasera, ma soprattutto si fa fatica a costruire, a presentarsi davanti al portiere, a mettere in difficoltà le difese avversarie. Patierno, Gori, Russo, Vano, Redan, un reparto che farebbe invidia a molti ma che finora è rimasto quasi totalmente a bocca asciutta. In tre partite Pazienza ha ruotato tre tandem offensivi diversi, un po’ per problemi fisici (vedi Patierno), un po’ per sperimentare, un po’ per dare fiducia a chi ne ha avuta meno, come Redan stasera. Il risultato non è cambiato, attacco sempre sterile e pericolosità ai minimi sindacali.

Si continua a parlare di assenze, di difficoltà, di tempo necessario per vedere il vero Avellino, ma intanto il tempo passa e la classifica vede già quattro squadre a sette punti (tra cui l’Audace Cerignola, è bene ricordarlo) mentre l’Avellino è attardato al penultimo posto, desolatamente senza vittorie. E poi una squadra costruita per vincere il campionato non dovrebbe avere già in rosa i sostituti giusti in caso di assenze, senza che queste debbano essere chiamate in causa come scusanti per i mancati risultati? E’ vero che si è incontrato un Cerignola in salute che sta disputando un ottimo avvio di campionato e quindi il risultato può anche essere corretto decontestualizzato dal momento difficile che sta vivendo l’Avellino, ma ciò non toglie che una squadra che vuol vincere il campionato deve cercare la vittoria sempre, contro qualunque avversario.

Si parlava di ultima spiaggia per Pazienza, a fine partita i tifosi hanno chiesto la testa dell’allenatore incontrando anche il presidente D’Agostino che ha predicato calma e pazienza, appunto. Per il momento il tecnico è ancora al suo posto, è probabile che come successo lunedì si aspetti la notte per ragionare bene sul da farsi e che domani ci sia una decisione. L’ultima volta si è scelto di dare un’ultima chance al tecnico, si deciderà di continuare ancora con Pazienza dopo la prestazione vista stasera in campo o ci sarà il tanto discusso cambio?

Sezione: Editoriale / Data: Dom 08 settembre 2024 alle 23:53
Autore: Domenico Fabbricini / Twitter: @Dfabbricini
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